domenica 9 agosto 2009

Carta dell'Indipendenza Siciliana


Carta della Indipendenza siciliana
Premesso:
Che il M.I.S. è sorto ed ha sin qui svolto la sua attività politica allo scopo di assicurare alla Sicilia
uno Stato Indipendente, capace di garantire al paese le condizioni indispensabili al suo civile progresso
ed al benessere e di restituire al popolo siciliano la sua dignità e la prerogativa di darsi un governo che
sia veramente interprete dei suoi bisogni e delle sue aspirazioni;
Che l’aspirazione all’Indipendenza fu la sola spinta che determinò la partecipazione della Sicilia
al movimento risorgimentale;
Che lo Stato unitario, sorto dalla espansione piemontese, anziché aderire alle esigenze dei popoli
degli ex Stati italiani, dipendenti dai loro precedenti storici, dalla loro economia e dalle loro condizioni di vita, ha agito e si è affermato in senso ad essi nettamente contrario;
Che di conseguenza ne è nato un ordinamento inadatto a conciliare le esigenze e le aspettative
comuni, e risultandone un congegno costituzionale che divenne docile strumento degli interessi del settentrione, a cui furono sistematicamente subordinati quelli siciliani;
Che ogni popolo, secondo i postulati della democrazia, ha il diritto di opporsi a qualsiasi forma
di sopraffazione e di scegliersi la forma di governo più confacente ai propri bisogni;
Che i governi italiani, per contrastare le legittime aspettative che il popolo siciliano fondava
sull’unione italiana, avvalendosi di un vizioso ordinamento statale, hanno impedito con ogni mezzo, la libera esplicazione di quelle forme spontanee e naturali che costituiscono per ogni popolo la spinta vitale all’esercizio dei suoi essenziali diritti;

Che il M.I.S., quale sicuro interprete dei bisogni del popolo siciliano, intende ridargli in un
ordinamento confederale la libertà di cui ha bisogno senza intaccare il principio coesivo dei popoli italiani;

Che ogni comunità trova la sua ragione di essere ed il suo democratico sviluppo nell’effettivo e
concreto equilibrio delle forze che lo compongono in funzione della loro formazione storica e non già nell’affermazione di una astratta idealità;

Che l’ordinamento più conforme al raggiungimento di tali postulati appare quello confederale;

Che uno Stato Indipendente di Sicilia, lungi dal minacciare le basi dell’unità italiana, ne garantisce
una maggiore consistenza, efficacia e continuità perché in regime democratico, la piena vitalità di ogni specifico e definitivo gruppo etnico è fattore di forza e di prestigio all’intero organismo;

Che l’equilibrio dei gruppi etnici facilita l’auspicata realizzazione di un vasto organismo
internazionale;

Che, posto il principio dell’indipendenza, è necessario definirne il contenuto positivo;
Che le parziali concessioni, se possono accogliersi come soddisfazione di particolari
rivendicazioni, non risolvono, nelle sue integrali esigenze, il problema siciliano né offrono alcuna
garanzia di stabilità;

Il Congresso fissa i principi programmatici del M.I.S. nei seguenti:
Lineamenti dell’ ordinamento costituzionale
dello Stato Confederale Siciliano
1. La Sicilia sarà organizzata a Stato Indipendente, sovrano, democratico, antitotalitario.
2. Lo Stato Siciliano si confedererà con lo Stato o con gli Stati Italiani ed eventualmente con altri
Stati Mediterranei ed Europei, affidando alla Confederazione poteri determinati che saranno
stabiliti di accordo con gli Stati Confederati. La politica estera sarà di competenza della
Confederazione, ma la Sicilia non si impegnerà in nessuna guerra o alleanza, senza una sua esplicita, libera adesione.
3. Allo Stato Siciliano sarà riservato ogni diritto sul sistema di arruolamento e di addestramento
delle forze armate. Allo Stato Siciliano sarà riservato il diritto di provvedere eventualmente
all’armamento dell’Isola, con le modalità che saranno stabilite caso per caso.
4. Il popolo Siciliano sarà chiamato a dichiarare le norme da adottare per l’esercizio del potere
legislativo e del potere esecutivo.
5. Il Potere Giudiziario sarà esercitato da giudici nominati per pubblico concorso. La Suprema
Corte Siciliana, allo scopo di garantire il rispetto della Costituzione, avrà anche il potere di
dichiarare inefficaci le leggi e gli atti di governo incompatibili con le norme costituzionali.
6. Spetta esclusivamente allo Stato Siciliano: il diritto di imporre e di riscuotere nel suo territorio
imposte, tasse e contributi sul reddito, sugli affari, sui traffici e sul patrimonio; di emettere
prestiti pubblici e di determinare monopoli di Stato; di determinare la propria politica doganale
e le relative tariffe; di determinare e regolare il sistema monetario e di emissione nel suo
territorio.
7. La Costituzione garantirà ai cittadini il libero esercizio delle libertà civili e politiche. Il diritto di
voto spetterà a tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, che abbiano raggiunto il 18 anno di
età.
8. La Costituzione garantirà a tutti i cittadini di età superiore ai 18 anni il diritto di conseguire una stabile occupazione, promuovendo le necessarie riforme nel campo dell’agricoltura,
dell’industria, del commercio, del credito e della navigazione marittima ed aerea. Il lavoro dovrà
essere retribuito in modo da garantire a tutti i lavoratori un dignitoso livello di vita. Allo scopo,
lo Stato potrà disporre la esecuzione di piani per lo sviluppo della Economia Siciliana.
9. Sarà istituito un completo sistema di previdenza e di assistenza, amministrato pariteticamente da datori di lavoro e da prestatori d’opera, in modo da garantire a tutti, pensioni per la invalidità, e la vecchiaia, e l’assistenza gratuita nel caso di malattia. Una apposita legislazione provvederà al
riguardo.
10. L’istruzione dei cittadini fino al sedicesimo anno di età sarà obbligatoria ed a carico dello Stato e degli Enti locali.
11. Le norme apportanti modifiche alla Costituzione dovranno essere approvate per referendum
popolare. Qualora poi almeno 300.000 elettori lo richiedano, saranno proposte all’approvazione
dell’intero Corpo Elettorale determinate norme legislative, sia ordinarie che costituzionali.
12. La Prima Carta Costituzionale dello Stato Siciliano dovrà essere approvata dalla maggioranza
degli elettori.
CATANIA- 15 FEBBRAIO 1947

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