domenica 30 dicembre 2007

Proposta di riforma dell'art. 1 della Costituzione


Proposta di riforma della Costituzione, che presenterò ben presto:
Art. 1
L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, la sovranità appartiene agli Amministratori Delegati, che la esercitano nelle forme e nei limiti previsti dalla Costituzione. Questo articolo è da definirsi transitorio in quanto ben presto saranno abrogate le forme e soprattutto i limiti rimasti.
Buon 2008 a tutti.

martedì 25 dicembre 2007

Prospettiva Nevski: analogie tra i versi del maestro Franco Battiato ed il nostro terremoto

"E il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire".......
questo il verso più toccante e profondo che troviamo in quest'opera d'arte di Franco Battiato.
E' sempre stato difficile per noi Messinesi trovare l'alba dentro l'imbrunire, sono quasi 100 anni che la cerchiamo, un grido silenzioso pervade le strade di una città fantasma, di un'altra Messina, figlia di padroni barbari, avvezzi al malcostume e cresciuti nell'accademica ignoranza.
Una Città viva, pulsante, ma ricca di ospiti, parassiti che la vorrebbero vedere morire per ricostruire un'altra identità.
Ma Messina non muore, non è mai morta, semplicemente sta sonnecchiando aspettando la sua alba.

Nel titolo parlavo di analogie, effettivamente ce ne sono tante, alcune sono "criptiche", dedicate agli "addetti ai lavori" e riguardano la somiglianza degli studenti citati da Battiato con quel gruppo di intellettuali che dopo il terremoto si rimboccò le maniche per riportare Messina ai vecchi fasti....alla sua vera identità,
gente che ci teneva alla Città, persone che facevano tutto o quasi per passione e per il gusto della ricerca, una consacrazione a Messina martoriata, mi riferisco all'"Accademia della scocca", all' O.S.P.E. alla galleria d'arte "Il Fondaco" .
Mi riferisco a personaggi del calibro di Quasimodo, di Salvatore Pugliatti, di Vann'Antò......
oggi invece?
Altra analogia ben più evidente è l'ambientazione della canzone a S. Pietroburgo, che fu un punto cardine per l'organizzazione delle operazioni di soccorso, mentre il paesaggio descritto dal Maestro può tranquillamente essere quello di Messina in quella fredda mattina di dicembre....28/12/1908.

Questa è la testimonianza di un marinaio russo che tra i primi giunse a Messina a dare soccorso alla popolazione:

Cara mamma,
hai già appreso dai giornali che siamo stati testimoni di cose orribili. E’ accaduto il 28 dicembre. Eravamo ancorati ad Augusta, quando all'improvviso, alle nove di sera, l'Ammiraglio fece venire tutti i comandanti di navi e annunciò loro che quella mattina c'era stato un terribile terremoto, che Messina e Reggio erano interamente distrutte, e quasi tutti gli abitanti seppelliti sotto le macerie. Subito ci preparammo alla partenza…………….
Andavamo in squadra, le corazzate Tzésarévitch, Slava e il nostro incrociatore Makharoff. Alle sette del mattino, il 29 dicembre, ci avvicinammo al luogo dove 24 ore prima si innalzava Messina……………………..
Mio Dio, che spavento! Da lontano, vedendo quell'aspetto desolato, molti di noi piangevano…………….
Giunti nella rada i nostri bastimenti gettarono l'ancora……………
Scendiamo a terra e siamo assaliti dagli abitanti in cenci, feriti e affamati, che ci supplicano di soccorrerli. Subito ci mettiamo all'opera; si trasportarono i feriti a bordo e si distribuì il pane a quelli che stavano bene. Mio Dio, che feriti ci portavano, e com'erano affamati! Senza braccia, senza gambe, con teste insanguinate, ossa rotte!…………….
Molti dei miei compagni restarono a bordo per ricevere i feriti, ma la maggior parte, fra cui io stesso, scese a terra, con gli uomini, portando pale e asce per disseppellire gli infelici sepolti……………….
Seguimmo strade parallele, del resto non erano strade, ma ammassi di rovine, formati dal crollo dei muri, pietre, ecc…………. Sotto ogni mucchio di rovine, c'erano persone che erano morte, bisognava cercare quelli che avevano avuto la fortuna di non essere uccisi e tirarli fuori…………….. All'improvviso udiamo un boato sotto terra e sentiamo un'oscillazione; i muri che tenevano appena cominciano a crollare: Dio solo ci salvò; perché le pietre cadevano fitte. Facevamo dei balzi enormi come se avessimo ricevuto una scossa elettrica……………….
Le strade sono ingombre di rovine, dappertutto cadaveri in uno stato pauroso, nudi, con crani fracassati, e la maggior parte completamente schiacciati. Le case a quattro piani, essendo costruite molto male, erano crollate e i muri erano completamente sbriciolati. C'erano a Messina circa 150.000 abitanti, di cui più di 100.000 sono morti……………….
All'inizio, l'odore dei cadaveri e della putrefazione agiva molto fortemente su di me, ma dopo mi ci sono abituato…………………………
Ci dividemmo in gruppi, e andavamo fra le rovine, ascoltavamo e gridavamo anche.
Quasi da ogni angolo, si udivano risposte o gemiti. Allora, si cominciava a scavare, talvolta bisognava scavare per sei ore, spesso accanto ad un muro semi crollato, e sarebbe bastato togliere una pietra di troppo, perché tutto il muro seppellisse sotto le sue macerie i salvatori e quelli che si stava per salvare………………………….
Nel luogo in cui lavoravamo, alcune case erano ancora in piedi, solo le facciate erano crollate; cosicché si vedevano le stanze di tre piani sovrapposti: le tavole, sedie, letti, ecc. erano rimasti a posto…………………..
Mucchi di macerie salivano sino al secondo piano……………….
Il molo è dissestato, il suolo crepato; e gli abitanti! Il terrore è dipinto sui loro visi, occhi stralunati, capelli in disordine; invece di vestiti, dei cenci, coperte, lenzuola. Degli infermi feriti, straziati con contusioni al viso e alle mani. Era un sfilata interminabile di persone, ora silenziose, ora che si gettavano su di noi gridando, e con le lacrime agli occhi. In pochi minuti i nostri marinai sono trascinati via. "Venite più presto”. “Datemi degli uomini, mio padre è sepolto sotto le macerie!”. “Datemi quattro uomini, i miei bambini stanno per morire!”. I capelli si rizzano in testa per l'orrore; ma ecco altre grida: “Pane, pane, non mangiamo da due giorni” e non ne avevamo portato con noi! “Subito, aspettate un po’ “. “Se non ne avete perché siete venuti?”……………… In un'ora o due, le marmitte erano a terra, e vi si preparavano la semola, i biscotti, le gallette e l'acqua………………..
Nel frattempo la notte Era venuta, e i fari delle nostre navi gettarono sulle rovine un chiarore fantastico, mentre non lontano, una casa finiva di bruciare………………..
La notte era buia e pioveva a rovesci, ma ciò non impedì alla nostra squadra di lavorare fino al mattino.……………….. Durante gli scavi, estraevano quantità di oggetti di valore: Nessuno prese nulla, mentre tutt'intorno si saccheggiava e bisognava ricorrere al revolver per obbligare i ladri ad abbandonare il loro bottino……………. I furfanti erano numerosissimi……………………………….
Dal mattino si trasportavano i feriti sui vascelli………… Avevamo a bordo 108 superstiti: Da sterratori i nostri marinai si trasformarono in suore di carità………………….. ufficiali, marinai e aspiranti, gli uni davano da bere e da mangiare, altri aggiustavano i materassi. La nostra batteria era sistemata ad ambulatorio. Noi curavamo i feriti, davamo loro da bere e da mangiare……..
I marinai sedevano accanto ai malati e se qualcuno piangeva, con le loro mani nere accarezzavano le teste degli afflitti e dicevano loro parole di tenerezza. La mattina del 30 dicembre arrivammo a Siracusa, e consegnammo i malati all'ospedale……….. L'Ammiraglio sul Makharoff si diresse di nuovo su Messina………………

domenica 23 dicembre 2007

Non rompete le opere di notte

Ciao Cavaliere Cammarata, qualcuno finalmente si è ricordato della tua arte.
Buon Natale anche a te che non ci sei più ormai da qualche anno.

giovedì 20 dicembre 2007

Acquariofilia, la mia prima passione: oggi parliamo di Forwater



Forse non tutti sanno che da diversi anni curo una sviscerata passione per l'acquariofilia, mi interesso principalmente di piante acquatiche e sono moderatore del forum di Acquaportal da circa 3 anni.
In questo lasso di tempo ho avuto modo di conoscere tanti nuovi amici, Francois Caserio, uno di questi, ha deciso di mettere online un negozio specializzato nel trattamento delle acque.
Grazie alla sua esperienza ormai decennale nel campo della depurazione industriale, e alla esperienza maturata come moderatore di Acquaportal, soprattutto e non per caso nella sezione chimica, ha finalmente deciso di aprire un negozio online dedito alla vendita di materiale per la depurazione delle acque, sia in campo civile industriale che in campo acquariologico: Forwater

Francois, in arte Decasei, è una persona estremamente disponibile, e data la sua enorme cultura nel campo sono sicuro che possa consigliare chiunque al meglio, sia in campo civile che nel campo che in questa sede maggiormente ci interessa, e cioè l’acquariologia. I suoi impianti ad osmosi sono efficaci e mirati al problema che ognuno di noi ha.


Ho avuto modo tempo fa di apprezzare i suoi prodotti, ancora non aveva un negozio online, e posso dirvi che sono rimasto soddisfatto, visto che essendo lui un acquariofilo molto preparato, può predisporre per voi impianti progettati su misura e proporzionati ai valori della vostra acqua ed alle esigenze delle vostre vasche.

Vincenzo de Simone, poesia dedicata al nostro dialetto

Vincenzo De Simone nacque a Villarosa (En) il 19 novembre 1879, si laureò a Catania in medicina ed andò ad esercitare la professione a Milano, non dimenticò mai la sua terra natale e ad essa dedicò tante opere, tradotte anche all'estero.
La biografia completa la trovate qui:
http://www.csssstrinakria.org/poeti.htm

Una sua poesia dedicata alla nostra lingua

"Lu sai pirchì iu l'amu lu dialettu
la matri lingua di lu me paisi?
Pirchì mi la nzignaru senza spisi
e senza sforzu di lu me ntillettu;

pirchì non ci nni levu e non ci nni mettu,
ca lu so meli, cu' fu, ci lu misi;
pirchì è onesta, tennira e curtisi
e quannu canta attenta a lu me pettu.

L'amu pirchì ci sentu dintra la vuci
di tutti li me' nanni e li nannavi
di tutti li me' vivi e li me' morti;
l'amu pirchi' mi fa gridari forti:

terra fistanti mia, cori me duci!"

domenica 16 dicembre 2007

Fata Morgana


Questo avvenne al tempo dei conquistatori, quando i barbari scendevano in orde compatte e travolgenti verso i paesi del sole. Un'orda di questi conquistatori, dopo avere attraversato tutta la penisola, giunse al mare Ionio e si trovò davanti allo stretto che divide la Sicilia dalla Calabria. A pochi chilometri, sull'altra sponda, un'isola incantevole sorgeva, con le sue spiagge coperte di aranci e di ulivi, con un gran monte fumante - l'Etna - e una terra ubertosa e ricca. Come fare a raggiungerla? Il Re barbaro la contemplava cupidamente, stando in groppa al suo cavallo, ma davanti al mare si trovava impotente. Egli non possedeva neppure una barca: quella terra per lui era perciò irraggiungibile. Improvvisamente una donna meravigliosamente bella gli apparve davanti e gli rivolse cortesemente la parola: - Vedo che guardi con rammarico quella bella isola, la vuoi? Ecco che io te la do con le sue città, con le sue campagne profumate e coi suoi monti che vomitano fuoco. Guardala, è a due passi da te. Era d'agosto, il cielo e il mare erano senza una bava di vento, e una leggiera nebbiolina color di opale velava l'orizzonte. Improvvisamente, a un cenno della donna, una cosa miracolosa apparve agli occhi del barbaro. La Sicilia era li a due passi da lui. Guardando nell'acqua egli vedeva nitidi, come se potesse toccarli con le mani, i monti dell'isola coperti di olivi, le spiagge tutte verdi di aranci e di limoni, le vie di campagna con gli asinelli che vi camminavano, il porto di Messina con le navi, le vele, i carichi sui moli e perfino i marinai che scaricavano le merci. Con un grido di gioia il Re barbaro balzò giù da cavallo e si buttò in acqua, sicuro di poter raggiungere con due bracciate l'isola desiderata, ma l'incanto si ruppe, e il Re affogò miseramente. Quella visione era un miraggio, un giuoco di luce della bella donna sconosciuta, che altri non era se non la fata Morgana. E il fenomeno si ripete ancora oggi nei giorni calmi e limpidi di estate. Spesso in agosto e nelle calme albe settembrine, nelle acque della riva di Reggio si vede specchiato, limpido e preciso, il litorale siciliano con le case, le piante, i giardini, le navi e perfino gli uomini che lavorano nelle cale del porto.

venerdì 14 dicembre 2007

Nasce oggi un portale della RAI dedicato alle risorse agroalimentari siciliane.


Da oggi potete trovare sul web un nuovo portale, ideato e gestito dalla RAI e dedicato al comparto agroalimentare siciliano.
Ho avuto già modo di visitarlo e devo dire che l'interfaccia risulta molto gradevole ed accessibile, ovviamente ancora è un pò scarno di contenuti, di sicuro però rappresenterà per il futuro un buon punto di riferimento per il settore.
Una vetrina dedicata interamente ai prodotti tipici siciliani, con particolare riguardo all'arancia rossa di Sicilia, accoglie il visitatore, facendolo immergere in quell'oceano di colori, odori e sapori che la Sicilia ha da sempre rappresentato in maniera eccelsa in Italia e nel mondo.
Una parte del sito è dedicata alle ricette tipiche (certo il mio blog è molto più completo), ma sono certo che anche questa sezione verrà rimpinguata a dovere.
Iniziativa interessante, e senza ombra di dubbio molto utile per gli operatori del comparto, è quella di aver dedicato molto spazio a quel che concerne il mondo della produzione agroalimentare siciliana, quindi potrete trovare avvisi, bandi, notizie, informazioni riguardanti il settore.
Anche la sezione link è ben fornita, e rimanda a tutti quei siti che interfacciano l'utente con la pubblica amministrazione.
Approfitto dell'occasione per porgere i più sentiti ringraziamenti a chi ha promosso e sviluppato questa idea.
Buona navigazione!
http://www.agroalimentare.sicilia.rai.it/

domenica 9 dicembre 2007

Massima del giorno



Cacciaturi ca assicuta ddu cunigghia, unu cci scappa e l'autru no pigghia.
(Cacciatore che insegue due conigli, uno gli scappa e l'altro non lo piglia.)

-proverbio siciliano-

sabato 8 dicembre 2007

Un saluto agli amici che mi leggono dalla Finlandia

Ne sono onorato, dedico a voi che state così lontano un pensiero speciale, un video realizzato dal mio amico Massimo Mastronardo, con la colonna sonora di Mario Venuti ,componente dei De Novo, che proprio a capo Peloro con questo storico gruppo ha tenuto uno degi ultimi concerti.
Ricordate sempre, non date retta alle malelingue, Messina è viva, viva Messina!

Errata corrige sui soldi del ponte


Ok, ho fatto chiarezza, evidentemente anche la stampa si sbaglia e pure di grosso.
Devo dire che finalmente mi sento risollevato.
Le metropolitane riguardano Catania e Palermo, per Messina è previsto invece il completamento dell'approdo di Tremestieri e la creazione di nodi di interscambio ad esso connessi.
L'ho letto su questo documento ufficiale.
http://www.antoniodipietro.it/immagini2/accordo_opere_sicilia.pdf
Gentile Ministro non le nascondo che stavo per preoccuparmi, visto che anche la stampa parlava di metropolitana leggera, ed invece si trattava d'altro, ossia quello che le è stato richiesto da tempo.
Ora speriamo che questi fondi , grazie anche al tavolo che è stato istituito presso il Governo, vengano spesi in fretta e bene.
Buon lavoro.

I soldi del Ponte andranno spesi per la metropolitana leggera ?


Salve a tutti,
da circa un mese non mi esprimo sull'argomento "Ponte sullo Stretto" , visto che sembrava tutto fermo, purtroppo mi sono dovuto ricredere....
ieri il Ministro Di Pietro si trovava a Catania, intervistato dall'emittente televisiva Telecolor ha ribadito per l'ennesima volta che i soldi del Ponte a Messina verranno spesi quasi del tutto per la costruzione della metropolitana leggera.
Francamente sono rimasto basito, nessun organo di stampa locale fino ad oggi ha voluto far chiarezza sulla questione, ed i Messinesi sono ignari di tutto.
Le classi politiche e dirigenti (di entrambi gli schieramenti) invece sanno tutto, ma come gli struzzi preferiscono tenere la testa ben nascosta sotto la sabbia, tipico atteggiamento di chi non sa o non vuole "amministrare" in maniera efficiente.
E' impensabile spendere 240 milioni di euro per un'opera pressochè inutile, nata tra i salotti bene tanto per far vedere a noi babbi che la politica sa pure progettare.
240 milioni di euro per far che? Piazzare un altro binario tra Giampilieri e la stazione centrale e per creare , o ristrutturare, qualche stazioncina ?
Caro Ministro Di Pietro, Messina ha bisogno d'altro, perchè non si spendono quei soldi per interrare i binari?
Interrandoli avremo il vantaggio di liberare il waterfront, che indubbiamente riveste un pregio paesaggistico di valore inestimabile, si creerebbe spazio necessario allo sviluppo turistico di una Città che per risollevarsi dalle macerie oggi può contare solo su quello.
Il progetto della metropolitana leggera infatti è nato per essere realizzato all'aperto, su strutture già occupate dalla ferrovia, che da quando è stata creata tiene in ostaggio il nostro mare ed i terreni più pregiati della città, quindi avremmo un altro grave ostacolo che porterebbe fin pochi benefici.

Comunque, vi lascio al video che Di Pietro ha prodotto per rispondere alla questione ponte, ed aggiungo il link ad una fonte autorevole che parla degli stanziamenti.
Invito inoltre il Sig. Ministro Antonio Di Pietro a venire qui a Messina, per spiegare una volta per tutte questo progetto.

La Repubblica: edizione di Palermo, al metrò i soldi del Ponte il cantiere ora può partire

venerdì 7 dicembre 2007

Malarazza :omaggio di Carmen Consoli (la cantantessa) alla sua Sicilia.


La "cantantessa" Carmen Consoli al concerto del primo maggio del 2007.
Un omaggio ed uno sprone per la Sicilia
Malarazza è una canzone tradizionale siciliana, rispecchia in pieno la mia gente ed il suo modo di pensare.
Rispecchia la voglia di "rivoluzione" che in tante occasioni ha permesso ai Siciliani di sconfiggere l'invasore.
Oggi assume un nuovo significato... cari siciliani, pigliamo il bastone e tiriamo fuori i denti, nessuno ci regala nulla, lì fuori c'è un mondo che da sempre ci aspetta con il bastone in mano.
E' finita l'ora della rassegnazione, del servilismo, dell'accondiscendenza affinchè nella nostra terra regni la pace.
Siamo in guerra, da un bel pezzo, speculazione, malapolitica e malaffare ci hanno ridotto in mutande, ed è da un pezzo che il popolo non insorge.
Facciamoci sentire, che i padroni la smettano di decidere per noi e con il nostro silenzio/assenso.



MALARAZZA

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...

Un servo tempu fa rinta 'na chiazza,
pregava Cristu in cruce e ci ricia:
"Cristu, lu me patrune mi strapazza,
mi tratta comu un cane pi la via,
si pigghia tuttu cu la so' manazza,
mancu la vita mia rici ch'è mia...
Distruggila, Gesù, sta Malarazza!
Distruggila, Gesù, fallo pi mmia! Sì..fallo pi mmia!"

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...

Ricordati che ogni persona ha una sua dignità,
sogni, emozioni che la vita ci dà.
C'è chi ancora per il potere ha venduto l'Anima,
questo può distruggere ogni briciola di verità.
C'è chi dice "Non mi va, non mi va, non mi va,
se c'è chi domina, sgomina, insulta la mia umanità!
Guerra chiama guerra! Lutto per la mia identità!
Nonostante troppe troppe siano le difficoltà!
Stato di calamità, suddito di società,
schedato dalla realtà, schierato in cattività
contro la meschinità, pronto anche a tutto (si sa),
non credo all'immunità di chi sta sopra a guardare
e alla mia gente che da menzogne e tranquillità
solo per chi sta al di là di questo bel varietà!
Presidente Marajà, oggi di servilità
ma che vedi tutto spero non nell'al di là!

Cristo me rispunne dalla croci:
"Forse si so spezzate li to vrazza?
Cu vole la giustizia si la fazza!
Nisciun'ormai 'cchiù la farà pi ttia!
Si tu si 'n'uomo e nun si testa pazza,
ascolta bene sta sintenzia mia,
ca iu 'nchiudatu in cruce nun saria
s'avissi fattu ciò ca ricu a ttia...
ca iu 'nchiudatu in cruce nun saria!"

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...

"Se 'nna stu munnu c'è la Malarazza,
cu voli la giustizia si la fazza!
Se 'nna stu munnu c'è la Malarazza,
cu voli la giustizia si la fazza!"

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti....

mercoledì 5 dicembre 2007

Massima del giorno














Tanti picca fannu assai.

(proverbio siciliano)

Oggi parliamo d'arte: Flavia Vizzari , pittrice Messinese

INTRODUZIONE

Cos'è la pittura?La pittura è una pulsione dell'uomo, un bisogno istintivo di prolungare il proprio ego verso il mondo esterno.
E' la necessità di esternare agli altri la propria concezione intimistica della realtà, la possibilità di schematizzare i propri sogni attraverso il disegno.
La pittura nasce con l'uomo, risale alla notte dei tempi, si trovano affreschi e graffiti tracciati dall'uomo in tanti insediamenti archeologici risalenti alla preistoria.
Quindi l'arte figurativa (che possiede tante forme di espressione) è un elemento della cultura umana imprescindibile alla sua stessa essenza.

Oggi parliamo di Flavia Vizzari, che non solo è una brava ed affermata pittrice, ma è anche poetessa.
Non posso permettermi di commentare la sua arte, non ho i mezzi per farlo, posso solo dire che a me piace quello che crea,però mi permetto di tracciarne il profilo personale, visto che ho avuto la fortuna di conoscerla attraverso il forum di Messinaweb.eu e per mezzo di scambio epistolare.
Flavia è una persona disponibile, amorevolmente interessata alla nostra Città, è dotata di grandi doti artistiche ed umane.
Con i piedi saldamente ancorati per terra e la testa dedicata a chissà quale pensiero, riesce sempre a dare un significato concreto sia alle sue azioni che alle sue creazioni artistiche.
Mi piace per questo, è una persona molto alla mano, che riesce a far diventare semplice anche il più complicato dei concetti.
Non mi dilungo oltre, anche nel suo caso è meglio che per lei parlino le sue pagine.

UN ESTRATTO DELLE SUE RECENSIONI

In questa pagina trovate le recensioni a lei dedicate da diversi importanti critici d'arte


http://www.artevizzari.altervista.org/vizzari%20recensioni.htm

In particolare riporto cosa scrive di lei l' architetto Nino Principato:

“…..Flavia Vizzari dotata di grande sensibilità artistica e di uno spiccato senso del colore, la pittrice evidenzia nelle sue opere la sua solida preparazione tecnica e la padronanza del disegno che stanno alla base delle sue composizioni. Siano esse Madonne, o paesaggi, o personaggi come la splendida figura dell'uomo di colore che si staglia, con stupefacente profondità, sullo sfondo del mare, le sue rappresentazioni trasfigurano la realtà, nel senso che si pongono come elementi mediatori fra un concreto presente e una futura idealità, dove il valore dello spirito che forma è tutto."


DA QUI PUOI VISITARE IL SUO SITO E LE SUE OPERE



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domenica 2 dicembre 2007

Tra pochi giorni e' Natale


Tra poche settimane è Natale, me ne sono accorto oggi pomeriggio vagando distrattamente in via dei Mille e sul viale....
tra pochi giorni è natale....
me ne sono accorto guardando le vetrine di alcuni negozi, che già espongono il vischio ed altre cose tipiche di questa festa....
tra pochi giorni è natale,
me ne sono accorto notando che alcuni famosi negozi di Messina hanno ridotto la loro superficie di vendita ed esposizione, preferiscono quello piuttosto che abbassare i prezzi, e poi si lamentano della concorrenza cinese...
tra pochi giorni è natale, ma sicuramente si mangerà di meno, la crisi colpisce tutti....
tra pochi giorni è natale, c'è chi si riempirà la panza grazie a grasse parcelle mai denunciate al fisco, e c'è chi si sta facendo la finanziaria per non fare mala figura nel cenone del 25.
Grazie Messinesi, grazie di cuore a tutti...
svegliatevi!!!!!!!! l'economia non è quella cosa sonnacchiosa che vi permette di fare colazione, aperitivo, pranzo cena, dopocena in quei localini di plastica che vogliono farci passare per "fashion"...
l'economia non serve a comprarci gli abiti Alviero Martini...
l'economia serve a rendere questa città migliore....
e si rende migliore solo veicolando soldi da fuori...
con il turismo, rendendo belle quelle poche cose che ci sono rimaste dopo il 1908, con la cultura...
mettendo a diposizione le nostre conoscenze della città e per la città....
si rende migliore scegliendo il mezzo pubblico, lasciando a casa quei casciabanchi del cavolo, che poi non vi servono a nulla...
si rende migliore non costruendo la propria villetta a 20 km dalla prima casa... avete ridotto Casabianca e tutta la riviera nord ad un cesso pubblico...
la spiaggia è bellissima, ma il cesso è sempre occupato....avete chiuso i passaggi e noi non possiamo andare sulla nostra spiaggia......un'altra opportunità di sviluppo turistico buttata alle ortiche...
sveglia signori ricchi......
si diventa ricchi arricchendo il posto in cui si vive, non accumulando e sperperando denaro (accumulato ingiustamente o meno) in minchiate inutili e che non portano vantaggi a nessuno.
Un paio di hogan costa 250 euro, invece di quelle compratevi una bici usata, così inquinate di meno, e la città ringrazierà....
macchine grosse....
invece di comprarvi tutti quei machinari che non vi servono a nulla e che inquinano troppo, compratevi una macchina elettrica e, se proprio non ne potete fare a meno,nei week end potete affittarvi tutte le macchine che volete (anche le Ferrari), fatti i dovuti bilanci ci risparmiate pure un botto di soldi.
Sono piccoli gesti, voi ricchi li potete fare, noi del ceto medio (per non dire poveri) forse.
Io ad esempio al centro entro solo a piedi o in moto.....
del resto lo facevano i nostri nonni, perchè non lo dobbiamo fare pure noi?

Dedicata ai Messinesi nel mondo


Lo so, mi seguite in tanti, da tutto il mondo, l'altra volta un norvegese (per modo di dire, sarà sicuramente più Messinese di me che sono messinese) ha inserito una chiave su google in perfetto siciliano, non dico cosa abbia scritto o cosa cercasse, fatto sta che il motore l'ha spedito qua, a casa nostra.
Questo blog non è mio, è vostro!, non esitate a commentare, non dovete iscrivervi a nulla.
Sotto il messaggio c'è l'indicazione per farlo, commentate che sarò ben lieto di conoscervi, uno per uno.
Comunque al solito divago, oggi vi presento una canzone che fa parte della nostra storia... "si maritau Rosa" eseguita dal maestro Pippo Grillo.
La dedico a tutti i Siciliani, dalla Norvegia alla Nuova Zelanda, passando per tutti i continenti.

SI MARITAU ROSA

Vinni la primavera
li mennuli su n'ciuri
ed iu, capu d'amuri, lu cori m'avvampò.
L'acciddi s'assicutano, facennu discurseddi
maria chi sunnu beddi, si vonnu marità.

Si maritau Rosa, Saridda e Pippinedda,
ed iu, ca sugnu bedda,
mi vogghiu marità.

Tegnu la porta aperta, la mettu a padiduzza,
ed iu, ca suu nicuzza, mi mettu a lacrimà.
Ormai tra pegni e lacrimme
trascurri la mi vita,
mi vogghiu fari zita, mi vogghiu marità.

Si maritau Rosa, Saridda e Pippinedda,
ed iu, ca sugnu bedda,
mi vogghiu marità.

Ora chi persi tutti
tutti quanti li speranzi
mi chiuu na stu cunventu, e nun ci pensu chiù.
Chista è la storia tristi di na bellezza rara
chi nun truvan maritu ebbi la vita amara.

Si maritau Rosa, Saridda e Pippinedda,
ed iu, ca sugnu bedda,
mi vogghiu marità.




sabato 1 dicembre 2007

Dedicato ad Enzo Tortora

Enzo Tortora nasce a a Genova il 30 novembre 1928,
buon compleanno, io non ti ho dimenticato.
Su wikipedia trovate la sua storia

« Io sono qui, e lo so anche, per parlare per conto di quelli che parlare non possono, e sono molti, e sono troppi; sarò qui, resterò qui, anche per loro. »

(Enzo Tortora)

Ecco le sigle della sua trasmissione più seguita, che mi faceva restare incollato al teleschermo fino all'ultimo.

Prima edizione



Edizione 1987 (quasi al termine dei suoi problemi giudiziari, conclusisi con un'assoluzione )



Collabora a Wikiquote « Dunque, dove eravamo rimasti? Potrei dire moltissime cose e ne dirò poche. Una me la consentirete: molta gente ha vissuto con me, ha sofferto con me questi terribili anni. Molta gente mi ha offerto quello che poteva, per esempio ha pregato per me, e io questo non lo dimenticherò mai. E questo "grazie" a questa cara, buona gente, dovete consentirmi di dirlo. L'ho detto, e un'altra cosa aggiungo: io sono qui, e lo so anche, per parlare per conto di quelli che parlare non possono, e sono molti, e sono troppi; sarò qui, resterò qui, anche per loro. Ed ora cominciamo, come facevamo esattamente una volta. »

Per restare in tema anni 80

Un video della nota band "Elio e le storie tese", un viaggio nel nostro passato, di quando si facevano le feste delle medie, e si facevano i giochi di società, il più gettonato ovviamente era il "gioco della bottiglia".
Il tempo passa... riguardando certe cose mi sto accorgendo che l'Italia sta cambiando...in meglio o in peggio?
Non saprei lascio a voi il giudizio.

Goldrake: sigla iniziale e finale

Cavolo sono passati quasi 30 anni, la prima puntata di Goldrake: Atlas Ufo Robot d'acciaio è stata trasmessa in Italia il 4 aprile del 1978 alle ore 18 e 45, direttamente da "mamma RAI", e da allora in poi nacque un successo sempre più crescente per il primo robot comparso sui teleschermi d'Italia.
Actarus, Venusia, Rigel, il malvagio Vega...alabarda spaziale!!!!!!!.ancora oggi a rivederne le immagini mi commuovo, pensando agli anni più belli della mia vita.
Le sigle poi sono due autentici capolavori.
Lo dedico a tutti quelli che non hanno avuto la fortuna di vederne la serie in tv.
Non mi dilungo oltre, buona visione.

venerdì 30 novembre 2007

Antica filastrocca ormai dimenticata: C'era 'na vota un re

Chi di voi se la ricorda?
Io che sono nato nel 1974 me la ricordo appena, per fortuna attraverso qualche ricerca sono riuscito a ritrovarla, uno scioglilingua , filastrocca, alla siciliana....

C'era 'na vota un re

C'era 'na vota un re,
bafè, biscottu e manè,
ch'aveva 'na figghia,
bafigghia, biscotta e manigghia.
'Sta figghia,
bafigghia, biscottu e manigghia,
aveva 'n aceddu.
'Staceddu,
bafeddu, biscottu e maneddu,
un jornu si nni svulò.
Allura 'u re,
bafè, biscottu e manè,
dissi a li so' surdati,
bafati, biscotti e manati:
"Cu' trova l'aceddu,
bafeddu, biscottu e maneddu,
cci dugnu pi spusa a me' figghia
bafigghia, biscotta e manigghia".

Massima del giorno

Cu' pecura si fa, lu lupu si la mancia.

(proverbio siciliano, anonimo)

Cambiata la veste grafica, ora usabile anche dagli utilizzatori di Internet explorer

Cavolo! non me ne sono mai accorto!
In pratica gli utenti di quel browser del ***** di proprietà di Bill Gates vedevano il blog tutto scompaginato.
Avevo scelto il template a 3 colonne, molto pratico da gestire, ma evidentemente c'era qualcosa che non andava nel CSS,e quindi explorer non lo mostrava per bene, Firefox invece me lo leggeva benissimo.
Comunque... ho cambiato template, questo è pure più leggero, ora risistemerò pian pianino tutti i contenuti, cercando di renderlo il meno pesante possibile.
Mi scuso con tutti gli utenti di quel cavolo di browser del ***** , ma me ne sono accorto solo oggi, mentre che smanettavo con una mod di quel cavolo di browser del ******
Buona lettura!

Turi Vasile: Striscia la notizia, Messina Kaputt

PREFAZIONE

L'Italia Intera ha avuto modo di vedere attraverso "Striscia la notizia" le baracche di Messina,che ancora oggi (a distanza di ben 99 anni dal terremoto che la distrusse) per la Città rappresentano il collegamento tra la civiltà tecnologica ed il terzo mondo, l'anello di congiunzione tra la Città , complessa e compromessa da vincoli troppo difficili da sbrogliare, ed il suo passato.
Sia ben chiaro, per passato non intendo la storia della Città, Messina ne ha subite di calamità naturali ed "umane" (mi riferisco ai bombardamenti delle forze angloamericane ), ma è sempre riuscita a risorgere dalle sue ceneri grazie all'orgoglio dei sui cittadini.
La messinesitudine questo rappresenta per me, l'orgoglio di appartenere ad una Città che vive, il messinese dovrebbe rappresentare il globulo rosso che scorre nelle vene della Città, e ad essa dà ossigeno.
Solo che oggi le sue vene sono occluse da trombi, un cancro chiamato speculazione non permette il suo sviluppo, la Città non può proseguire nel suo cammino, l'orologio del tempo per Messina si è fermato alle 5 e 21 del 28 Dicembre 1908, e da allora nulla è cambiato in meglio.
Si è persa la messinesitudine, ed il cittadino impaurito affida i suoi affanni all'amico "furbo", a quello che avendo amicizie altolocate e tantissima "scaltrezza" gli risponde: "Compare è cosa fatta, ora me lo vedo io, stai tranquillo che sistemo tutto io", questo è il trombo, la parte malata.
Qualunque cosa si chieda all' "amico" quella è la sua risposta, ipocrita ed interessata.
Ed è per questo che a Messina ci sono ancora le baracche, perchè troppi "amici" negli anni hanno sistemato la cosa.
La volete sapere la verità?
Ne esiste una sola, ed ora ve la racconto.
Ho la fortuna di conoscere tante persone, una di queste un giorno mi disse:
" ma tu lo sai che un paio di anni fa c'era uno, che poi è diventato Presidente della Regione, che mi ha chiesto di accompagnarlo nelle baracche?
L'onorevole era in cerca di voti, ed io fiducioso lo accompagnai, ci siamo fatti un bel giro e tra una stretta di mano ed una baciata ,dispensava promesse a destra ed a manca.
Che siccome io sono babbo gli chiesi quando avrebbero messo mano per lo sbaraccamento, visto che lo vedevo così sicuro di sè....
sai cosa mi rispose prima di salire sulla sua bella auto blu?
Lasciali stare nella merda, che fino a quando hanno di bisogno nel culo devono fare, e ci devono dare il voto, se gli diamo le case si scordano di noi, e noi non facciamo beneficienza"

Sarà forse inventata questa storiella che vi ho raccontato?
Forse....ma vi lascio col beneficio del dubbio.
Onde evitare querele o altre noie io dichiaro:
"Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale,la storia è inventata e lo scrivente declina ogni responsabilità circa le sue dissertazioni, signor giudice chiedo che mi venga riconosciuta la semi infermità mentale, così è deciso l'udienza è tolta, e così sia.Amen."

In ogni caso c'è da dire che negli ultimi anni qualcosa si è mosso, tantissime aree sono già state "bonificate", certo il legno e la lamiera sono stati rimpiazzati da squallidi scatoloni di cemento, volgarmente chiamata "edilizia popolare" (spesso senza verde o servizi vicini...una specie di ghetto, ma succede in tutta Italia),volgarmente chiamata "edilizia popolare", ma molto ancora si deve fare.
Il problema è che sulle baracche non si può fare molta speculazione (a parte quella propagandistico elettorale), quindi tutte le procedure vanno a rilento, è la prassi.
Consiglierei di demolire le baracche e costruire al loro posto dei centri commerciali, si! Facciamone uno che vende mobili, così tutti i baraccati ci andranno ad abitare e per giunta avranno pure un bel posto di lavoro, i manichini viventi.....ed il cliente potrà loro chiedere consulenze circa la qualità dei mobili.
Che ideona eh? io ho sbagliato mestiere, dovevo fare l'imprenditore (anzi l'amministratore delegato..che fa più fashion) ed invece ho scelto di fare il disoccupato, sono un fesso.
Comunque vi lascio all'articolo di Turi Vasile (Messinese) buona lettura.

Chi è Turi Vasile

Turi Vasile (Messina, 22 marzo 1922) è un produttore cinematografico, regista e sceneggiatore italiano.
Intellettuale poliedrico, occupa un posto di rilievo nel cinema italiano: non solo è produttore di film significativi quali Roma di Federico Fellini, I vinti di Michelangelo Antonioni e Io la conoscevo bene di Antonio Pietrangeli, I tulipani di Harlem e Pane e cioccolata di Franco Brusati e Anonimo Veneziano di Enrico Maria Salerno, ma anche regista (Gambe d'oro con Totò) e sceneggiatore per Luigi Zampa e Michelangelo Antonioni.
Potete leggere la sua scheda per intero su WIKIPEDIA

Oggi ve lo presento in veste di "giornalista":
questo articolo è stato pubblicato su "Agenzia Radicale" il 30 novembre 2007.

giovedì 29 novembre 2007

Ancora sulla Vara : W Maria W a Matri Assunta !

Dovete scusarmi, non vorrei apparire ai vostri occhi come pedissequo o pedante.
Io sono innamorato della mia Città, e aspetto con ansia il 15 Agosto per partecipare alla processione della Vara, da diversi anni la precedo portando uno dei gonfaloni che i quartieri hanno dedicato alla Madre Assunta, (uno di quelli vecchi , di quelli bianchi e azzurri l'ho ideato io).
Vado fiero di questa processione, che più di ogni altra cosa in questa mia Città rappresenta la messinesitudine.
Un sentito grazie a borbonicomessinese che ha pubblicato un'altro pezzo di storia di Messina.
Chissà se tra mille anni ci sarà ancora il web?
Io spero di si, o quantomeno spero che l'uomo del futuro abbia la buona volontà di custodire la storia dell'umanità, scritta attraverso miliardi di pagine.
Certo il mio contributo è modestissimo, ma spero ugualmente che qualcuno, magari tra 300 anni, venga a visitare questo blog, che magari lascerò in eredità a mio figlio e lui alla discendenza.
Ma ci avete mai pensato? Internet è pure questo, è uno strumento che nella sua semplicità è micidiale, è un mezzo che puoi aiutarci a vivere meglio, ed in questo periodo ce n'è di bisogno, è un mezzo che registra la nostra vita, è il trait d'union tra ieri e domani.
Ora basta con le mie dissertazioni da indigesto di peperonata radioattiva.
Buona visione!
Dimenticavo, questa volta il video è dedicato a tutti i Messinesi sparsi per l'Italia e per il mondo.

Messina è viva, viva Messina!
W Maria, W a Matri Assunta !

Nasce Photoarte, sito di fotografia e non solo

Antonio Abbate è un Messinese di quelli con la M maiuscola, da sempre appassionato di fotografia ed arti grafiche, ama la nostra Città, ho avuto modo di conoscerlo ed apprezzarne le qualità umane, di artista e di cittadino sul forum di Messinaweb.eu .
Su questo forum sono aperte discussioni che riguardano tutti gli aspetti della nostra Città, un cammino che inizia con la storia e che si conclude con le problematiche attuali, un confronto quotidiano tra Messinesi (e non solo) che hanno deciso di guardarsi allo specchio, tra persone che non hanno perso la loro messinesitudine, e che come me ogni giorno vivono visceralmente le vicende di una Città nata molti secoli prima di Roma.
A Messina si dice "quando Zancle batteva moneta Roma era ancora campagna".
Comunque sto andando fuori tema, lascio la "parola " direttamente ad Antonio, che dalla sua homepage così si presenta agli internauti.
Preciso che il suo sito non si occupa esclusivamente di Messina, parla di fotografia, quindi consiglio a chiunque di andare a visitarlo, una gioia per gli occhi ed un'emozione per il cuore.



Chi sono

"Mi chiamo Antonio Abbate, ed ho da sempre avuto la passione per le arti visive. Ho voluto realizzare questo sito, perchè credo che attraverso le immagini si possono trasmettere delle emozioni, a volte più delle parole. Le foto che ho inserito fino a questo momento, fanno parte di un grande repertorio personale costruito nel corso degli anni. Grazie anche all'avvento della fotografia digitale, il lavoro è stato decisamente facilitato, sia per chi lo fa a livello amatoriale, sia per i professionisti.

Il genere di fotografia che prediligo è quella ricca di colore e ben contrastata, ma devo ammettere che anche il bianco e nero ha un suo fascino; mi piace pure la macrofotografia, perchè credo che ci fa scoprire la bellezza dei particolari degli oggetti che ci circondano e che difficilmente riusciamo a cogliere nella quotidianità.

La mia attrezzatura attuale è composta da una compatta digitale Sony che porto sempre con me per ogni evenienza, mentre per le foto più "impegnative" uso la reflex digitale Canon EOS 300D con obiettivo 18-55, dalla resa molto soddisfacente.

Per il resto, ci metto molta passione e... occhio fotografico!"





mercoledì 28 novembre 2007

Fora Malocchiu



Nel nome del padre e del figlio e dello Spirito Santo.
A cussì a cussì sarà,
c’è malocchiu a mari si ‘nni và
Un sulu Diu è chi regna in Trinità.
Lu Signuruzzu di Roma vinìa
la pamma a manu d’alivi puttava.
Supra l’attari la binidicia, fora malocchiu e intra Maria.
San Giusippuzzu di Roma vinìa, pamma d’alivi a mani puttava.
Cu la buccuzza la binidicia, fora malocchiu e intra Maria.
Nel nome del padre e del figlio e dello Spirito Santo.
A cussì a cussì sarà,
c’è malocchiu a mari si ‘nni và.
Nel nome del padre e del figlio e dello Spirito Santo così sia
E la Santissima Trinità si malocchiu avrà a mari mi si ‘nni và
Pì l’Eternu e pi l’eternità.

martedì 27 novembre 2007

Lo scecco (asino) monopolizza la scena politica, attualità e tradizioni a confronto


Non so quale sia il legame atavico che mi leghi all'asino, non me lo sono mai chiesto, ma so che esiste, ed è forte e radicato nella mia visione di concepire gli accadimenti di questa vita e gli umani affanni ad essa visceralmente abbarbicati.

U sceccu liuni

Ci fù na vota nu sceccu patintatu chi si vistiu ca peddi dun liuni;

essennu senza Re lu vicinatu, furmatu in privalenza di minchiuni

pigghiatilu pi liuni veramenti, 'ddu sceccu vinni fattu Prisidenti.

L'accordi e i 'so prumissi in virità non foru esagirati:

un minimu i riformi,... chiddi stissi da tantu e tantu tempu suspirati,

e ripulisti stabileru i patti di zicchi, di pidocchi e di mignatti.-

Passava u tempu e 'i tuttu si parrava forchè di ripulisti e di riformi;

u Sigritariu a cu ci dumandava ci rispundia: "U Prisidenti dormi,...

ma quannu dormi dici chi rifletti e chi l'impegnu massimu ci metti".

Intastumentri i 'nzicchi e li mignatti,in locu di vidirisi distrutti,

ricunfirmati aviunu i cuntratti e serunu 'ngrassati com'i butti,

e tunni comu e testi di finocchi erunu divintati li pidocchi.-

Ora, siccomu in menz'a l'animali sirpuliava un certu malcuntentu,

in vista d'un sicuru timpurali, u Prisidenti, sceccu pi talentu,

pinzò di convucari l'assimblea a scopu di calmari la platea.

Ci annarunu tutti all'ura cunvinuta, comu 'dda vota mai puntualmenti,

e dichiarata aperta la siduta fu data la parola o' Prisidenti

'u quali, non putennusi scansari, pi fozza s'appi a mettiri a ... ragghiari.

Vi lassu 'mmagginari 'a maravigghia e lu stupuri 'i tutta l'adunanza!

Finìu a siduta a parapigghia e cu risati a torciri la panza:

"O chi liuni, chi liuni raru, chi ruggi comu ragghia lu sumaru!"

' U jornu appressu 'u jaddu cantaturi ogni 'nimali riunì a cuncertu

vulennu dichiarari all'impusturi guerra senza quatteri in campu apertu;

ma pì principiu di dimucrazia ognunu dissi comu la sintia:

"Stu sceccu ci ha così murtificati, -prutistò sdignatissimu u cavaddu-

chi sunnu nenti un fraccu di nirbati...pirchì e nirbati ci avi fattu u caddu!..."

"Binissimu!...- ntirvinni u jattupardu- si lu vuliti jò lu vaiu e cardu!"

"Pi quantu virgugnusa e l'impustura - s'arzò a parrari 'u boi sulennimenti -

basta chi ci livamu 'a manciatura;... peggiu cundanna non ci nne qualmenti"...

Ma ci rumpiu u filu la curnacchia: "Chi forsi la voi tu 'sta bedda pacchia?"...

Vinni di poi lu turnu d'u maiali : "Iò chi v'ha diri ?... 'Nn'aiu vistu porci....

ma no chu sta bisazza di vintrali chi digirisci puramenti i scorci;

livamila di menzu sta carogna bona pa murtadella di Bulogna!"

Invitatu a parrari, lu cunigghiu circò di spiccicari ddu paroli:

"Rispunsabilità io non mi nni pigghiu... ancora è Prisidenti... e s'iddu voli

fari cacchi mali... e megghiu sia andarci chianu... cu diplomazia..."

2Chi chianu e chianu- u Cirru sàuta 'n pizzu- ci manca sulu i dumannarci scusa!...

Inveci di sistimarici u capizzu a 'sta cusazza inutili e rugnusa,

chu sti raggiunamenti a zicchi-zacchi ccà non ci resta chi calari i brachi.

I pulici, li cimici e li bratti, fratirnamenti uniti in sindacatu:

"Morti e' n'zicchi, e' pidocchi e a li mignatti !" si misiru a gridari a perdiciatu...

U merru, risaputu ruffianu, si nni stetti a scutari di luntanu.

Pì l'urtimu s'arzò lu barbagianni, dicànu di 'ddu storicu cunvegnu:

"Vui diti beni chi l'offisa e ranni ma vi cunsigghiu di frinari u sdegnu;

p'a stissa siriità d'a nostra razza risparmiamu u ciatu ie la scumazza.

Scippamuci 'dda peddi di liuni e, dopu, a stu gran pezzu di misseri

'mbracamulu cu tantu di barduni a traspurtari còfini 'ì fumeri...;

Sintiti chi vi dici lu me beccu: - Chi si cunchiudi a fari guerra ò sceccu ?!..."

lunedì 26 novembre 2007

Il dott. Salvatore Vernaci nominato esperto dal commissario Sinatra

Il dott. Salvatore Vernaci,nato a Chiusa Sclafani nel 1939, laureato in giurisprudenza, e' avvocato ed esperto in tecnica amministrativa degli Enti locali. È stato segretario generale e commissario straordinario della Regione Siciliana in vari comuni dell'Isola, collaboratore di importanti riviste di tecnica e giurisprudenza, nonché autore di numerose pubblicazioni amministrative, ha già ricoperto il ruolo di funzionario presso la Provincia Regionale di Messina ed è stato Direttore per l'Istituzione dei Servizi Sociali del Comune di Messina.Ha scritto anche tesi di storia locale: Itala (1984), Scaletta Zanclea (1986), e libri inerenti le tradizioni, gli usi ed i costumi siciliani, quali: Spizzico (1988) Il caso (1991) C'era una volta. Sig. Maestro sig. Maestra (1992), Virginia Abenante: eroina calabrese (1993).
E' stato nominato dal Commissario Sinatra consulente sull'attuazione della legge dell'8 novembre n. 328, legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali di cui il Comune di Messina è capofila del distretto 26.
Finalmente una buona notizia per la città, il dott. Vernaci è una persona onesta, lavoratore instancabile, uomo colto e di poche (ma buone ) parole.
Non voglio intessere ulteriormente le sue lodi, la "casta" politica conosce molto bene le sue capacità e le sue indiscutibili conoscenze nel settore tecnico-amministrativo degli Enti Locali, che lo hanno portato a scrivere numerosi trattati e manuali sulla materia.
Stavolta la scelta è stata davvero azzeccata, mi complimento con i promotori della designazione.
Qualcuno potrà dire, ma come fa un altro "forestiero" a conoscere i problemi di Messina?
Rispondo subito, Salvatore Vernaci vive ed opera a Messina ormai da tempo immemorabile, i suoi figli sono nati e cresciuti qui, e con me hanno condiviso gli anni dell'infanzia.

sabato 24 novembre 2007

Ignazio Buttitta: Lingua e dialettu (1970)

Grazie Professore Cavarra per avermi fatto conoscere questa poesia...
per chi non lo sapesse, io ho frequentato il ginnasio al liceo classico "Maurolico" ed il liceo al "La Farina" ed è lì che ebbi modo di conoscere ed apprezzare il professore Giuseppe Cavarra....
qui trovate la sua pagina personale :
http://giuseppecavarra.altervista.org/

Dedico a lui questa poesia di Ignazio Buttitta:

LINGUA E DIALETTU
Ignazio Buttitta (1970)

Un populu
mittitulu a catina
spugghiatulu
attuppatici a vucca,
è ancora libiru.

Livatici u travagghiu
u passaportu
a tavola unni mancia
u lettu unni dormi
è ancora riccu.

Un populu,
diventa poviru e servu
quannu ci arribbanu a lingua
addutata di patri:
è persu pi sempri.

Diventa poviru e servu
quannu i paroli non figghianu paroli
e si manciunu tra d'iddi.

Minn'addugnu ora,
mentri accordu a chitarra du dialettu
ca perdi na corda lu jornu.

Mentri arripezzu
a tila camulata
chi tesseru i nostri avi
cu lana di pecuri siciliani
e sugnu poviru
haiu i dinari
e non li pozzu spènniri,


i giuielli
e non li pozzu rigalari;
u cantu,
nta gaggia
cu l'ali tagghati

U poviru,
c'addatta nte minni strippi
da matri putativa,
chi u chiama figghiu pi nciuria.

Nuàtri l'avevamu a matri,
nni l'arrubbaru;
aveva i minni a funtani di latti
e ci vippiru tutti,
ora ci sputanu.

Nni ristò a vuci d'idda,
a cadenza,
a nota vascia
du sonu e du lamentu:

chissi non nni ponnu rubari.

Nni ristò a sumigghianza,
l'annatura,
i gesti,
i lampi nta l'occhi:
chissi non ni ponnu rubari
.

Non nni ponnu rubari,
ma ristamu poviri
e orfani u stissu.

Messina 08-08 : 100 anni tutti in un video


Ultraleo88, un utente di you tube, ha pubblicato un video dedicato alla mia Città, come non ospitarlo sulle mie pagine?
Una raccolta di immagini che raccontano la nostra storia, dagli anni vicini al terremoto fino ad oggi.
Un racconto appassionato, scritto da chi vuole bene , come me, alla nostra Città.
Messina è viva! W Messina!

Fiera di Messina: Artinfiera, retroscena video sconosciuto ai più

Giunta alla sua terza edizione, Artinfiera è una mostra mercato che si è svolta presso il quartiere fieristico di Messina dal 28 giugno al 1° luglio 2007 e che ha coinvolto artigiani provenienti da tutta la Sicilia. L’elemento fondamentale che contraddistingue Artinfiera da altre manifestazioni analoghe è quello dell’ ”unicità”. Infatti, l’esposizione di tutto l’artigianato siciliano di eccellenza offre al visitatore la possibilità di “portare a casa” dei pezzi unici realizzati da sapienti mani artigiane nel rispetto della migliore tradizione artigiana.
Nelle precedenti edizioni Artinfiera ha fatto registrare il “tutto esaurito” sia per quanto riguarda la partecipazione di espositori (oltre 300 sia nel 2005 che nel 2006) che per l’affluenza di pubblico. Gli oltre 60.000 visitatori delle due edizioni hanno avuto la possibilità di acquistare quanto di buono prodotto dalle sapienti mani degli artigiani siciliani.

Forse non tutti sanno che....
anche Striscia la Notizia si è interessata del caso, lo ha fatto tramite la sua inviata dalla Sicilia Stefania Petix, accompagnata dal fido bassotto e dal suo immancabile impermeabile giallo...
ovviamente fin dall'inizio del filmato si capisce che si tratta di una"finta inchiesta" a scopo promozionale, ma fatto sta che la Fiera si è meritata l'ennesimo apprezzamento per una manifestazione che si è rilevata vincente.
Il filmato è veramente interessante, un'occasione in più per chi vuole visitare Messina, qui non c'è solo mafia, spazzatura e traffico insopportabile, lo sapete benissimo, siamo pronti a darvi il benvenuto.
Personalmente sono ben disposto a fare da "guida turistica" a chiunque voglia visitare la mia città, il tutto ovviamente a titolo gratuito e senza alcuno scopo, io amo questa città, e per lei faccio questo ed altro.
Contattatemi via mail.

Il link al video (p.s. il chitarrista cantastorie dell'opera dei pupi è amico mio, si chiama Michele Ferrante, in arte "Mickey Mouse"), buona visione:
Video artinfiera 2007

Il sito della Fiera di Messina

Testimonial d'eccezione

Deep Purple: Smoke on the water


Il video:

Deep Purple live at Budokan Tokyo Japan 1975 With David Coverdale, Glenn Hughes, Tommy Bolin, Ian Paice, Jon Lord.
Un video eccezionale, strumenti ed arrangiamento degni di una band da sempre nell'olimpo della musica rock.

La storia di Smoke on the Water:

I Deep Purple erano a Montreux per registrare il loro album Machine Head nel Casinò della città. La sera si trovava a Montreux il gruppo di Frank Zappa, che tenne un concerto al casinò. Durante lo spettacolo, a seguito di un petardo, scoppiò un incendio che mandò in fumo le attrezzature musicali di Zappa (C'è la discussa ipotesi che lo stesso Zappa abbia dato fuoco al proprio palco). I Deep Purple, non potendo più registrare nel Casinò, noleggiarono il Grand Hotel (il costo non è noto) e registrarono con la Rolling Stone Mobile (il furgone delle registrazioni degli Stones) in un corridoio insonorizzato con i materassi. A un certo punto, Glover guardò fuori dalla finestra e vide il fumo dell'incendio disperdersi sulla superficie del lago e i bagliori rossi del tramonto impregnare il cielo:FUMO NELL'ACQUA e FUOCO NEL CIELO, letteralmente SMOKE ON THE WATER and FIRE IN THE SKY

Il testo:

Eravamo andati tutti a Montreux
Sulla spiaggia del lago di Ginevra
Per fare dischi con un furgoncino
Non avevamo molto tempo
Frank Zappa e i Mothers
Erano in una posizione migliore
Ma qualche stupido con una pistola a razzi
Incendiò l'edificio radendolo al suolo
Fumo sull'acqua, fuoco nel cielo

Hanno bruciato quella casa da gioco
È perita con un suono orribile
Claude, adirato, correva dentro e fuori
Tirando fuori dall'edificio i bambini
Quando fu tutto finito
Noi dovemmo trovarci un altro posto
Ma il tempo svizzero stava volando via
Sembrava che dovessimo perdere la gara
Fumo sull'acqua, fuoco nel cielo

Siamo finiti al Grand Hotel
Era vuoto, freddo e spoglio
Ma con il nostro furgone stile "Rolling Stones" là fuori
Noi facevamo musica lì
Con un po' di luci rosse e alcuni vecchi letti
Ci creammo un posto da spavento
Non importa cosa abbiamo ricavato da ciò
So che non lo dimenticheremo mai
Fumo sull'acqua, fuoco nel cielo

venerdì 23 novembre 2007

Gasolio e benzina alle stelle, per questo motivo si usa di meno l'automobile



Qualcuno pensa che l'aumento della benzina e del gasolio sia un fatto molto negativo.
Per me non è così, visto che sull'articolo che vi linko è scritto ben chiaro che gli italiani annualmente consumano il 10% di carburante in meno.
Sapete cosa vuol dire questo?
Che praticamente le automobili si muovono meno, e dunque si inquina di meno.
Tra l'altro il dato è molto confortante se relazionato alle nuove immatricolazioni.




In pratica anche se le auto aumentano, il consumo totale di carburante diminuisce, quindi la forbice statistica si fa ancora più ampia.
Italiani!!!!! Usate i mezzi pubblici, la bici ed i piedi per spostarvi ( non dimenticate ...c'è anche l'asino)!!!!L'auto non serve sempre, spesso potete lasciarla ferma e ci guadagnate in salute, risparmiate soldi e contribuite a migliorare un mondo che dovremo lasciare in eredità ai nostri figli.
Meditate gente......meditate.
La Repubblica:Gasolio a 1,3 euro Cambia il mondo dell'auto

giovedì 22 novembre 2007

Regione Sicilia : un "buco" da 1 miliardo ed 800 milioni , il duro commento di Francantonio Genovese



La notizia è di quelle che fanno tremare le vene ai polsi,l'Ufficio speciale Bilancio della Regione Siciliana ha reso pubblica una relazione che rileva la presenza di un buco enorme, che avrà le sue ripercussioni sulla "finanziaria 2008".

Così commenta il Segretario Regionale del Partito Democratico Francantonio Genovese:

"La relazione dell’ufficio speciale Bilancio della Regione Siciliana, che ha rilevato come nella manovra finanziaria per il 2008 e nel bilancio varati dal governo Cuffaro vi sia in realtà un ‘buco’ di un miliardo ed ottocento milioni di euro, rappresenta l’ennesima dimostrazione della criticità dei conti della Regione. Una criticità che non si risolve ipotizzando entrate inesistenti o facendo ricorso a mutui che dovrebbero finanziare gli investimenti piuttosto che coprire il disavanzo. La verità è che se la Regione Siciliana fosse un’azienda dovrebbe portare i libri in tribunale. Il governo Cuffaro, dopo aver raschiato il fondo del barile, si sta dimostrando incapace di elaborare un progetto adeguato al risanamento della disastrosa situazione finanziaria determinata dalla sua politica dissennata. E’ ormai chiaro a tutti che per invertire la rotta che ha prodotto una voragine di bilancio senza precedenti non sono più rinviabili scelte drastiche finalizzate a liquidare gli enti inutili, a ridurre la spesa sanitaria e ad evitare gli sprechi che sottraggono preziosissime ed ingenti risorse ad ogni possibile progetto di rilancio della nostra realtà economica e sociale."

Fotografia presa dal sito : www.francantoniogenovese.it

lunedì 19 novembre 2007

Ultima intervista di Paolo Borsellino prima della morte

Intervistato da una tv francese Paolo Borsellino disquisisce su fatti che ancora oggi ci riguardano da vicino.
Parla in particolare di Dell'Utri e di Silvio Berlusconi.
Ovviamente non mi pronuncio, la mia opinione è ben poca cosa davanti alle parole di un Eroe che non dovremo mai dimenticare.
Mi recai alla marcia "Capaci- Via D'Amelio", in memoria dei giudici Falcone e Borsellino, quello che vidi quel giorno ( a neanche un mese dalla strage) è rimasto indelebile nella mia memoria.
Uno scenario di morte e distruzione, il totale annichilimento della nostra civiltà, l'annientamento della coscienza, il completo disprezzo nei confronti dell'uomo.



Un ricordo della strage, particolarmente toccante l'appello di Sua Santità Giovanni Paolo II, un pezzo della storia d'Italia da non dimenticare: MAI!!!

Manifesto video contro la censura in tv

Verità scomode, spesso oscurate da certa stampa, di sicuro offuscate da una tv che veicola l'informazione secondo il proprio tornaconto.
Il web serve proprio a questo, a darci un'immagine obiettiva di un Italia dove tante cose vengono taciute, un silenzio criminale e criminogeno perpetrato ai danni degli Italiani.
Non mi riferisco a nessun caso in particolare, la lista sarebbe troppo lunga.
Buona visione.

Secondo caso di phishing : Banca di Roma

Altro messaggio truffa, stavolta mi scrive la Banca di Roma, mi dice che ho inserito il mio numero di codice in maniera scorretta per ben tre volte!
Cavolo, e pensare che io il conto banca non ce l'ho....
secondo me stanno effettuando un attacco massiccio qui in Italia.
Tenete tutti quanti gli occhi ben aperti, la truffa è dietro l'angolo.
Anche in questo caso ho già segnalato il caso alla banca di Roma (quella vera) e Striscia la Notizia.

Allego la mail

Gentile Cliente,


Il codice segreto del suo conto on-line e stato inserito incorretto piu di tre volte.
Per proteggere suo conto abbiamo sospeso il acceso.
Per recuperare il acceso prego di entrare e completare la pagina di attivazione.

Se scegliete di ignorare la nostra richiesta, purtroppo non avremo altra scelta che bloccare temporaneamente il suo account.

Grazie ancora per aver scelto i servizi on-line di Banca di Roma.

Banca di Roma garantisce il corretto trattamento dei dati personali degli utenti ai sensi dell'art. 13 del D. Lgs 30 giugno 2003 n. 196 'Codice in materia di protezione dei dati personali'.

Considerazioni migliori.

Tentativo di phishing, truffa Postepay - Bancoposta

Stamattina come al solito per prima cosa sono andato a guardare le mail...
in particolare mi diverto a guardare l'oggetto di tutte le mail che gmail mi segnala come spam..
tra un allungamento di pisello, uno che mi propone il viagra, una che mi vuol fare sposare con un turco residente a Dubai, e la solita lotteria che mi dice che ho vinto 750.000 euro (dollari, sterline...tanto è uguale), mi sono imbattuto, per la prima volta in tanti anni di navigazione web, in un vero caso di tentato phishing.
Per chi non lo sapesse il phishing è una strategia che prevede, per mezzo di ausili telematici o elettronici, di carpire le password e tutti gli altri dati delle vostre carte di credito (bancomat, bancoposta etc. etc.).
In pratica mi è giunta una mail con mittente poste italiane, che mi comunicava allarmata di aver riscontrato diversi tentativi di accesso ai miei conti da parte di fantomatici hacker.
Ma io non ho mai sottoscritto alcun servizio online con le poste!!!Anzi...vi dirò di più...non ho neanche il conto in banca...non ho proprio nulla, nutro una certa avversione nei confronti delle banche e delle finanziarie, in particolare nei confronti di quegli amministratori delegati che con i nostri soldini si fanno le vacanze in Sardegna e le "scalate".....per farla breve, non voglio "padroni" che gestiscano i miei soldi.
Torniamo al discorso di prima...
in pratica mi hanno dato un link che rimandava ad una pagina che all'apparenza sembrava la pagina di login delle poste, lì dovevo inserire nome utente e password (io ho inserito Fuck_you e asshole) ho cliccato invia e mi si è aperta un'altra pagina dove volevano altri dati.
Siccome non sono riuscito a mettere dati fasulli abbastanza validi mi sono dovuto fermare.
Questi sono truffatori seri, hanno previsto un servizio di autenticazione dei dati immessi, mica son scemi...
mi spiace dunque che non abbiano potuto leggere il mio nick e la password.
Fate attenzione, quando digitate dati sensibili accertatevi che il browser abbia visualizzato in basso a destra il lucchetto, che indica la connessione protetta.
Quando vi arrivano mail sospette non rispondete mai tempestivamente, fate una piccola ricerca, e non cliccate mai sui link che vi propongono, i truffatori infatti confidano nella nostra disattenzione-inesperienza per "calarci il pacco".
Ho già segnalato il tutto alle Poste (quelle vere) e alla redazione di striscia la notizia.

Vi allego per intero il testo della mail pervenutami:

Caro Cliente,

Recentemente abbiamo notato uno o piщ tentativi di entrare al vostro conto di BancoPostaonline o Carta PostePay da un IP indirizzo differente. Se recentemente accedeste al vostro conto mentre viaggiavate, i tentativi insoliti di accedere a vostro Conto BancoPosta possono essere iniziati da voi. Tuttavia, visiti prego appena possibile BancoPostaonline per controllare le vostre informazioni di conto:

Accedi ai servizi online per controllare le vostre informaziomi di conto »

PosteItaliane si impegna nell'applicazione della legge nel tentativo di combattere le eventuali frodi o furti. Le informazioni saranno fornite su richiesta alle agenzie legali per accertarsi che i falsi possessori siano proseguiti nella misura adeguata dalla legge.

Per ulteriori informazioni consulta il sito www.poste.it o telefona al numero verde gratuito 803 160.


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