venerdì 19 ottobre 2007

PONTE STRETTO: Di Pietro, sciolto contratto, persi 500 milioni



Ieri sera in Commissione Bilancio del Senato è stato approvato un emendamento che prevede lo scioglimento della "Stretto di Messina Spa."

Così ha commentato il Ministro alle Infrastrutture Di Pietro (Italia dei Valori):

''L'Italia dei Valori ha espresso contrarieta' rispetto a questa soluzione che impone una spesa enorme per il risarcimento del danno alle imprese vincitrici delle gare raggiungendo un obiettivo che era gia' stato raggiunto, quello di non fare il ponte sullo Stretto - ha spiegato Di Pietro -. Ci sembra migliore la soluzione da noi proposta che manteneva l'impegno a non realizzare il ponte senza pero' spendere una lira e anzi indirizzando le risorse destinate a questa opera per altri interventi nelle stesse regioni, la statale Jonica, la realizzazione di tre tratte metropolitane a Palermo, Catania e Messina, l'autostrada per Agrigento''.

In buona sostanza lo scioglimento della Spa ha come concausa l'onere di pagare una penale alle ditte vincitrici dell'appalto per la costruzione del ponte .

Così commenta il Ministro Di Pietro:

"sono stati persi 400-500 milioni di euro. Abbiamo fatto una furbizia".
"Di fatto abbiamo buttato via 500 milioni, abbiamo fatto come i talebani. Difficile ora ricominciare"
"I vincitori di queste gare avranno stanotte brindato a champagne visto che senza spostare un muratore né una cazzuola di cemento intascano un guadagno del 10% per violazione contrattuale e senza pagarci nemmeno le tasse".

Si prevede che la penale ammonti a circa 300 milioni, che vanno a sommarsi ai 150 milioni da versare alla società "Stretto di Messina",soldi spesi per produrre il progetto preliminare dell'opera.

Di Pietro inoltre aggiunge:

"In Italia funzionano meglio gli uffici legali che non quelli di progettazione".

Questo invece il parere dell' Aministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci riguardo all'emendamento :

''E' scritto male e non raggiunge l'obiettivo di un risparmio sui costi'' ed aggiunge, relativamente al suo incarico, che lo terrà ''ancora per poco ma non per conflitto d'interessi bensi' per conflitto di tempo''.

Interviene con una nota anche il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi:

"Condivido pienamente l'emendamento approvato in commissione bilancio che prevede lo scioglimento della societa' Stretto di Messina,accantonato finalmente il progetto dell'inutile ponte sullo Stretto , la società non ha più ragione di essere. E tuttavia ritengo che sia indispensabile recuperare il patrimonio di conoscenze e tecnologie della società dedicando l'impegno di tante qualificate intelligenze e professionalità alla progettazione delle mille opere, queste sì veramente utili, per migliorare le comunicazioni nell'area dello Stretto. Penso alle infrastrutture portuali, alle strade, alle ferrovie, ai centri intermodali. Per questo condivido anche l'idea, anzi, la sostengo da almeno 15 anni, di far nascere, sulle ceneri della società, un' Agenzia apposita.
Quanto poi ai timori di veder sfumare, con la liquidazione della societa' ingenti somme di denaro pubblico ho gia' spiegato in altre occasioni che si tratta di timori infondati. Finora gli unici impegni si sono limitati alla progettazione preliminare del ponte. Ci siamo fermati in tempo , e lo scioglimento della società Stretto di Messina è un'ulteriore ottima notizia".

E per finire ecco il commento della Presidente della Commissione Lavori pubblici del Senato, Anna Donati (Verdi):

"Lo scioglimento della società Stretto di Messina SpA rappresenta una scelta coerente dell'Unione con la decisione, già assunta dal governo, di sospendere l'iter di realizzazione del Ponte. Molto rilevante è inoltre l'articolo 8, dello stesso decreto, che destina 100 milioni di euro per il potenziamento e miglioramento del trasporto marittimo, del servizio ferroviario, anche per i pendolari, sia nello Stretto sia nelle due Regioni. Queste nuove risorse, si aggiungono a quelle ex Fintecna, inizialmente previste per il progetto del Ponte: si tratta di un impegno forte e tangibile da parte del governo Prodi per la mobilità nell'area dello Stretto.
Dopo la giusta decisione assunta in Commissione Bilancio dall'intera maggioranza ci aspettiamo che l'Aula del Senato confermi una scelta coerente ed utile ai fini del miglioramento della mobilità in Sicilia e Calabria, nonché per potenziare i servizi di collegamento fra le due Regioni, sia per i cittadini sia per le merci".

Approfondimenti interessanti:

http://www.terrelibere.it/terrediconfine/index.php?x=completa&riga=03656
Stretto di Messina Spa e Technital affari oltre il ponte

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