mercoledì 31 ottobre 2007

Il sentiero


Una mia poesia (?), forse meglio chiamarla riflessione:

- Il sentiero -

Soli davanti alla vita,
un percorso duro, molto duro
molte salite irte
poche comode discese, anch'esse piene di ostacoli,
basta poco per cadere ed allora bisogna imparare a rialzarsi,
tornare indietro e cercare una via più sicura.
Ma esiste una via sicura?
non credo, ne ho attraversate tante,
tutte finivano davanti ad un muro insormontabile.
Eppure voglio continuare a crederci,
la stupidità umana è infinita e dunque, qualsiasi uomo
può trovare l'incoscienza di riprovare per l'ennesima volta.
Quel che conta è il viaggio, verso dove non ci è dato sapere,
basta una piccola fiammella che si chiama speranza,
ad illuminarci ed a scaldare l'ostico cammino.
Tante volte sono rimasto scalzo, in mezzo ad un rosario di pietrisco acuminato,
non saprei dire adesso se le ferite si siano rimarginate,
e neanche me lo voglio chiedere.
L'incoscienza richiede una certa dose di follia,
doti che possiedo, e spesso nel suo bollore il pazzo trova la verità,
anche se purtroppo essendo pazzo non la comprende, o continua a vederla a modo suo.
Ma forse è meglio così, la felicità rende folli,
l'uomo non può apprezzarla, visto che chi la possiede non lo sa,
e continua a cercare, non so dove o in quale modo.
Forse sono folle perchè ho visto, magari per un attimo,
la pura essenza della felicità?
Non saprei, e non me lo voglio chiedere.......
Forse possiedo un'unica certezza, credo proprio che la felicità risieda nella speranza.
Sperare che domani sia un bel giorno, con il sole pronto a scaldare gli umani affanni...
sperare di incontrare il sorriso spontaneo di una persona sconosciuta...
sperare di intravedere nelle cose semplici ciò che all'uomo è negato, la serenità di una vita quieta,
merce rara in questo mondo ormai portato allo stremo da un'umanità sempre più sprezzante.
Voglio credere, ma ho bisogno di un buon compagno di viaggio,
qualcuno che possa sorreggermi nei tratti difficili,
qualcuno a cui possa io donare con gratitudine , nelle caldi estati,
un pò d'acqua ristoratrice.
Io non posso donare molto, forse non posso dare nulla,
nasciamo senza possedere nulla, moriamo lasciando tutto quello che abbiamo accumulato,
per tutta la vita ci affanniamo cercando di accaparrarci spicchi di benessere,
ma alla fine ci accorgeremo che tutto è stato vano.
Cosa mai potrò offrirti?
Forse un passaggio, forse ti darò la mano quando ci sarà da superare un tratto difficile,
ma il viaggio è incerto.
Si parte con unica certezza, la speranza.
Speranza di continuare a viaggiare,
speranza di cadere
speranza di rialzarsi illesi
speranza di incontrare cammin facendo attimi di lucida follia....
speranza di tenersi per mano nei momenti difficili,
speranza di concludere il viaggio sapendo di aver fatto un'unica cosa importante nella vita,
aver amato, anche per un solo attimo.

Messina , Lunedì 9 Luglio 2007

Nessun commento: