sabato 18 luglio 2009

"Il Nuovo Vespro" di Paololucio


In questo articolo sono onorato di pubblicare integralmente il contributo alla causa Siciliana di Paololucio, fatto pervenire al gruppo di Facebook del M.I.S. (Movimento per l'Indipendenza della Sicilia).
Un ringraziamento particolare va a Neva Allegra che ne ha autorizzato la pubblicazione.




"IL NUOVO VESPRO"

Il mio modesto contributo sul quesito proposto da un
simpatizzante della Causa Siciliana, riguardante la strategia e le azioni da
intraprendere per il raggiungimento del nostro obiettivo, ottenibile soltanto
attraverso una serie di iniziative, tanto facili da comprendere, quanto
difficili da attuare, non fosse altro perchè i nemici dell'Indipendenza sono
ascari e giannizzeri ben cammuffati, da battere con azione diverse ma
specifiche, seppure tutte propedeutiche che, di seguito, mi permetto di
evidenziare, con la necessaria analisi delle azioni e dei comportamenti di
quanti sposarono la causa dell'Isola, ricordandoli tutti seppure fugacemente,
per fare tesoro della loro Storia, requisito indispensabile per ottenere prima
il consenso della Gente Siciliana, e batterci poi ad armi pari con i nostri
nemici, così che non potranno ancora una volta considerarci, con spudorate
menzogne, alla stessa stregua dei " Briganti Risorgimentali ". Personalmente,
poi, ritengo che i Nordisti, affrontati con le giuste azioni, sloggeranno
dalla Sicilia e da tutto il Sud in un futuro non troppo lontano .
Tacendo
per necessità di tempo sul pensiero di Pirandello a proposito dei Nordisti, non
posso tuttavia non ricordare il pensiero di Sciascia e della sua impossibile
intervista a Maria Sofia, l'ultima Regina del Sud : -Non c'è altra Italia che
quella del Sud ......... E non solo nella nozione in cui il napoletano e il
siciliano cancellano il piemontese e il lombardo, al punto che non ne
resterebbe traccia se Stendhal non si fosse dichiarato milanese e la Contessa
di Castiglione non fosse finita nell'alcova di Napoleone III°; ma in concreto,
affettivamente -".
Ed ora comincio col ricordare tutti i nostri martiri,
non tanto per la cronaca, quanto per una memoria storica che serva da sprone,
per conoscere la loro vicenda, diffondendola e partecipandola a tutti gli
Isolani : Conoscere il passato, operare nel presente per il futuro, facendo
tesoro della " Profezia " di Michele Amari : La Sicilia amministrata da lontano
non può che essere avvilita, governata senza giustizia nè umanità, aggravata di
dazi per l'utile non proprio ma dei suoi padroni, straziata da leggi fatte a
quest'oggetto medesimo, povera, ignorante e disprezzata ".
-Il primo
combattente per la Sicilia, di cui la leggenda, più che la storia, fa
mensione, fu Teuta di Ouessa, seppure non si ha certezza sul nome, sulla città
sicana nella quale regnò, sulle sue gesta, sull'epoca effettiva del suo regno (
1.200 a.C. ? ).
-Il secondo combattente per l'Indipendenza della Sicilia fu
Ducezio, re o laerte dei Siculi, grande condottiero e fondatore della
confederazione delle città sicule, che sconfisse più volte gli eserciti
congiunti di Siracusa e Agrigento, nel decennio 460/450 a.C.
Costui è
sicuramente il primo e il più grande faro che il MIS dovrà seguire, sia per
il suo eccelso disegno politico (Ducezio fece appello alla comunanza di
razza e di religione dei Siculi, come noi Siciliani dovremmo parimente fare,
risvegliando in ogni isolano lo spirito sudista che aleggia nel nostro essere,
nel nostro pensiero, nei nostri sentimenti), sia perchè la sua sconfitta serva
di esempio al MIS ( Ducezio, più che dagli eserciti congiunti di Siracusa e
Agrigento, fu sconfitto e tradito dalla defezione di talune città sicule,
quell' Ibla Magala, l'odierna Paternò, corrotta dall'oro dei Greci; insomma il
sempre che si ripete in Sicilia anche ai nostri giorni, perchè i nostri
politici sono al servizio di Roma e del Nord ).
-Il terzo combattente fu il
siracusano Ermocrate, generale ed eccelso oratore, che fece appello a tutti i
Sicilioti ( la nuova razza congiunta sicula-greca, nel primo congresso di città
che la storia ricordi -Gela 424 a.C.-) per battere, a fianco del generale
spartano Gilippo, gli Ateniesi che volevano sottomettere tutta la Sicilia.
-
Ricordo ancora, seppure fugacemente per brevità di esposizione, altre figure
comunque legate alla storia dell'Indipendenza dell'Isola, o comunque del Sud,
come Maione, Ruggero II° e gli altri Re Normanni, Federico II°, Gualtiero da
Caltagirone, Andrea Chiaramonte con i quattro vicari, Federico III° ( con le
casate angioine, sveve, etc. etc. ), per ricordare gli ultimi due grandissimi
personaggi legati alla nostra Terra : Canepa e Finocchiaro Aprile.
Il primo
dei due comprese che, in quel determinato momento, la lotta armata, con la
costituzione dell'EVIS, poteva essere la soluzione al problema
dell'Indipendenza : Lo uccisero a tradimento, il 17 giugno del 1945, proprio
perchè lo temevano.
Il secondo, invece, artificiosamente denigrato dai suoi
nemici, i soliti siciliano assoldati dai nordisti, fu sconfitto dalla più
potente associazione politico-affarista del tempo, la massoneria inglese.

Che fare allora per l 'Indipendenza della Sicilia ?
-Organizzarci secondo uno
Statuto redatto da pochi eletti e puri Indipendentisti, senza macula alcuna;
Statuto da portare a conoscenza di tutti i Siciliani, con la clausola (
purtroppo necessaria ed indispensabile) di esclusione di ciascuno se
appartenente ad altri partiti politici ( solo così si potranno evitare gli
ascari infiltrati, moltissimi se il nostro movimento crescerà).
-
Predisposizione di atti e iniziative varie ( invito al tesseramento con offerta
magari contenuta; predisposizione e approvazione dei bilanci annuali
preventivi e consuntivi; obbligo di portare il distintivo giallo-rosso quale
simbolo di appartenenza al movimento; esposizione della due bandiere della
Sicilia- EVIS e Trinacria- nel balcone di ogni simpatizzante; creazione di
contatti con gli esponenti delle altre Regioni del Sud, dalla Sicilia alla
Campania, Sardegna compresa, prefiggendosi il traguardo di Finocchiaro Aprile
che, rapportato ai tempi, mi sembra attualmente il migliore da perseguire, cioè
l'unione libera degli Stati del Sud, naturalmente senza monarchia nè
baroni); la proclamazione della neutralità della Sicilia ( e degli Stati
confederati del Sud ); la proclamazione della sua assoluta neutralità, con la
dichiarata non appartenenza a nessuno schieramento politico, premunendo
tuttavia il territorio con necessaria quanto adeguata difesa, anche in presenza
di altisonanti proclami da parte di Organismi Internazionali; bando di ogni
sorta di energia nucleare dall'Isola e dalla Confederazione; limitazione
dell'industria e di ogni fabbrica comunque inquinante; forestazione,
incremento delle attività agricole specializzate, commercio, terziario,
turismo; divieto assoluto a tassativo di occupare cariche pubbliche per più di
dieci anni, ovunque e comunque in qualsiasi Organismo elettivo della Sicilia,
compreso il Parlamento ( vera forza dei potentati politico-mafiosi ); etc.
etc.
Spero che tu, Neva carissima, non pensi che stia parlando di marziani,
anzi sono convinto che un programma del genere sia veramente realizzabile,
basta solo crederci ed isolare quelli che avranno interesse a boicottarlo.

Paololucio


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