giovedì 23 luglio 2009

Consiglio provinciale di Vicenza: la grappa in estate fa caldo...

Vicenza shock: no a presidi dal sud

Accordo Pdl-Pd: "Posti per i veneti"

Tutti d'accordo. Vicenza boccia senza appello i presidi del sud che da oggi sono "indesiderati" nelle scuole della zona. Così la pensa il consiglio provinciale vicentino, che ha votato, con un accordo bipartisan, una mozione che chiede di non assegnare più posti di dirigente scolastico ai presidi che provengono dal sud. "Non si tratta di razzismo", affermano stizziti da Vicenza, ma di un "riequilibrio" dei posti di lavoro nella scuola.

Secondo Pdl e Pd vicentini, la mozione è una provocazione ideata per sollevare la questione degli squilibri regionali nelle nomine dei dirigenti scolastici. Le regioni del sud (Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna) a partire dal 2004 (anno del concorso per presidi) hanno raccolto un numero di domande per i posti di dirigenti superiori a quelli da ricoprire. Un fatto non previsto e sulla carte vietato, che ha mandato in tilt il sistema, con una serie di ricorsi e di guerre per carte bollate.

Di qui la creazione di interminabili liste d'attesa, che difficilmente saranno mai esaurite. Il primo governo Prodi ha poi consentito la mobilità regionale dei presidi senza cattedra. Così le regioni del nord, che hanno adempiuto alle regole dei concorsi, nominando dirigenti numericamente corrispondenti ai posti da coprire, si sono viste "invadere" da richieste di presidi in cerca di incarico.

Ciò che succede nelle diverse province di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna è presto detto: non appena un posto si libera per un pensionamento o altro, c'è subito chi ne ha diritto a coprirlo. E si tratta, quasi sempre di insegnanti del sud, che attendono da molto tempo l'incarico. Di qui l'indignazione del consiglio provinciale di Vicenza che, in modo inaspettatamente compatto, chiede rispetto per gli aspiranti presidi locali, tenuti fuori dalle liste di attesa.

fonte: tgcom


LA MIA RISPOSTA


Ma perchè non proponete un bell'ordine del giorno per andarvene tutti quanti a quel belpaese?

RAZZISTI! smettetela di bere grappa che col caldo vi fa male.....

2 commenti:

Unknown ha detto...

Beh non è colpa dei meridionali se ci sono molti più presidi del sud. Non è colpa nostra se su al Nord non vedono l'ora di finire di studiare per andare a lavorare in fabbrica. Se i presidi o gli insegnanti del nord rimangono fuori dalle liste significa solo che in graduatoria vengono dopo i colleghi meridionali, i quali a quanto pare hanno più meriti di loro e dunque più diritto al posto. Allora che facciamo? Parlate sempre della meritocrazia e quando vi conviene la accantonate? Fate nel culo a lavorare, spostatevi ogni anno dalle vostre terre per fare anni ed anni di supplenze in altre regioni, così guadagnerete abbastanza punti da rientrare nelle liste con i colleghi meridionali.

Unknown ha detto...

La meritocrazia...già, quella che va bene solo a chi indossa una camicia di colore verde e se ne fotte del tricolore. E nel frattempo la riforma della scuola in Sicilia sta lasciando a casa un sacco di lavoratori preparati e competenti.Tagliano qua ed al nord non ci vogliono più.
Voglio la Sicilia indipendente oggi come non mai, sono stufo della sudditanza padano/romana...meglio povero ma padrone della Triscele che ricco e schiavo di Roma.
Messina non è mai stata assoggettata a Roma, oggi ce l'hanno imposto, Garibaldi poteva starsi a casa...